Disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Nei disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia) si nota la persistente difficoltà di apprendimento di abilità scolastiche chiave

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Che cosa sono i disturbi specifici di apprendimento (DSA)
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali 5 (DSM 5, 2015) i disturbi specifici di apprendimento (DSA) sono caratterizzati dalla persistente difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche chiave per almeno 6 mesi tra lettura delle parole lenta o imprecisa e faticosa, difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto, difficoltà nello spelling, difficoltà con l’espressione scritta, difficoltà nel padroneggiare il concetto di numero, i dati numerici o il calcolo, difficoltà nel ragionamento matematico. Negli adulti, una difficoltà persistente si riferisce a difficoltà continuative nel leggere e nello scrivere o nelle abilità di calcolo.
Le abilità scolastiche sono al di sotto di quelle attese per età e causano interferenza con il rendimento scolastico o lavorativo.
Le difficoltà di apprendimento iniziano durante gli anni scolastici e non solo influenzano le abilità scolastiche, ma possono anche ostacolare l’apprendimento di altre materie; questi problemi sono attribuiti alle difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche sottostanti.
La prevalenza dei disturbi specifici di apprendimento (DSA) nell’ambito di lettura, scrittura e calcolo è pari al 5-15% tra i bambini in età scolare trasversalmente a linguaggi e culture differenti. La prevalenza negli adulti sembra essere del 4%.
Come si manifestano i disturbi specifici di apprendimento
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in:
- Dislessia. Compromissione della lettura, in particolare nell’accuratezza nella lettura delle parole, nella velocità o fluenza della lettura e comprensione del testo;
- Disgrafia. Compromissione dell’espressione scritta, dell’accuratezza nello spelling e nella grammatica e nella punteggiatura;
- Discalculia. Compromissione del calcolo: concetto di numero, memorizzazione di fatti aritmetici, calcolo accurato o fluente e ragionamento matematico corretto.
Tali compromissioni possono manifestarsi con differenti gradi di gravità:
- lieve
- moderata
- grave
Le difficoltà di apprendimento sono considerate “specifiche” in quanto non sono attribuibili a disabilità intellettive, a ritardo globale dello sviluppo a disturbi uditivi o visivi, o a disturbi neurologici o motori. Gli individui mostrano quindi livelli normali di funzionamento intellettivo (QI maggiore di circa 70).
Valutazione e diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento
Per diagnosticare la presenza di disturbi specifici di apprendimento è richiesta una valutazione approfondita e solo dopo l’inizio dell’istruzione formale. È possibili diagnosticare in bambini, adolescenti o adulti un disturbo specifico dell’apprendimento solo in un momento successivo, cioè quando viene fornita l’evidenza dell’esordio del disturbo nel periodo di sviluppo.
La diagnosi clinica dei disturbi specifici di apprendimento è basata sulla sintesi della storia medica, evolutiva, educativa e familiare dell’individuo, delle difficoltà di apprendimento, dell’impatto di queste difficoltà sul funzionamento scolastico, lavorativo e sociale, delle pagelle scolastiche, delle valutazioni basate sul curriculum e sui punteggi ottenuti nei test standardizzati sul rendimento scolastico.
I sintomi clinici possono essere osservati e indagati tramite il colloquio clinico o verificati da pagelle scolastiche, scale di valutazione o descrizioni di precedenti valutazioni.
La valutazione coinvolge professionisti con esperienza nei disturbi specifici di apprendimento e nella valutazione psicologica/cognitiva.
Bibliografia
- American Psychiatric Association. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta Edizione. A cura di Biondi M. Raffaello Cortina Editore, Milano 2014.