Psicoterapia dell’età evolutiva
Nel trattamento della psicopatologia dell'età evolutiva gli interventi psicologici implicano il coinvolgimento dei genitori e l'uso di protocolli ad hoc.

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Negli ultimi anni gli psicologi e i professionisti della salute mentale che si occupano di sofferenza in età evolutiva (bambini e adolescenti) riconoscono la necessità di riferirsi ad un modello teorico multifattoriale che tenga conto di:
- Conoscenze delle tappe dello sviluppo normale del bambino;
- Continuità tra salute e patologia;
- Continuità tra fanciullezza e vita adulta. Questo il linea con il manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali DSM5;
- Collegamento con elementi del contesto di vita del bambino, in linea con l’approccio bio-psico-sociale (OMS,1948);
- Individuazione dei fattori di rischio della psicopatologia e fattori protettivi;
- Individuazione precoce di pattern di comportamento prodromici di difficoltà di adattamento e disagio giovanile.
Inoltre sempre più gli stessi clinici che si occupano di sofferenza dei bambini e degli adolescenti insistono nello sviluppo e realizzazione di programmi d’informazione e prevenzione della psicopatologia in età evolutiva.
Molti sono gli studi scientifici che indicano la terapia cognitivo comportamentale (CBT) come un trattamento psicoterapico con elevata efficacia per numerosi disturbi psicologici a esordio infantile.
Diversi sono i protocolli CBT evidence based per la terapia della psicopatologia infantile, ad esempio:
- il Cool Kids Program (R.Rapee) per la terapia dei disturbi d’ansia;
- il Coping Power Program (Lockart) per il trattamento dei disturbi del comportamento.
La letteratura scientifica indica anche che l’efficacia dei trattamenti di psicoterapia cognitivo-comportamentale aumenta la propria efficacia se prevede il coinvolgimento dei genitori.
Un contributo fondamentale nello studio della psicopatologia in età evolutiva è certamente la teoria dell’attaccamento (J.Bowlby) che sottolinea l’importanza del legame affettivo–relazionale tra mamma e bambino nello sviluppo successivo del bambino. I genitori devono quindi essere sostenuti nel loro ruolo educativo e affettivo in quanto sono loro i veri esperti del loro bambino, sia quando sta bene sia quando soffre.
Gli interventi psicologici in età evolutiva comprendono pertanto:
- consulenza alla genitorialità;
- supporto psicopedagogico ai genitori;
- psicoterapia con i bambini (individuale o di gruppo);
- percorsi psicoeducativi.
Per la progettazione dell’intervento psicologico più utile per un bambino specifico è necessario un percorso di assessment psicodiagnostico che preveda:
- colloqui con i genitori;
- compilazione di interviste e questionari sia per i per i genitori sia per i bambini ed eventualmente per i loro insegnanti;
- colloqui con il bambino;
- sedute osservazione di gioco;
- valutazione del livello cognitivo ed eventuali approfondimenti neuropsicologici.
Lo psicoterapeuta e lo psicologo che lavorano con pazienti in età evolutiva sono esperti delle tappe di sviluppo normale del bambino quanto della psicopatologia; lavorano sia con i bambini sia con i genitori.