Il disturbo schizotipico di personalità

Comportamenti eccentrici possono causare difficoltà nelle relazioni. Affrontale con la psicoterapia cognitivo comportamentale.

Che cos’è il disturbo schizotipico di personalità

Il disturbo schizotipico di personalità è un modo disfunzionale di comportarsi, pensare e relazionarsi caratterizzato da forme di pensiero e modalità di esprimersi verbalmente particolarmente alterate e disorganizzate.

Come riconoscere il disturbo schizotipico di personalità

Chi soffre di disturbo schizotipico di personalità spesso interpreta in modo scorretto gli avvenimenti casuali e gli eventi esterni, come se per lui avessero una causa e un significato particolare e specifico.

Può avere fantasie bizzarre ed essere superstizioso o preoccupato per fenomeni paranormali. Talvolta può credere di poter far accadere qualcosa attraverso particolari poteri (es. telepatia), pensiero magico (es. “Se lo penso, succede”), rituali, oppure di intuire gli avvenimenti prima che accadano. Può inoltre essere convinto di avvertire presenze o entità in una stanza o in luogo (alterazioni percettive).

Spesso la personalità schizotipica può essere eccessivamente sospettosa nei confronti degli altri, con il timore paranoideo di essere sfruttato, criticato, denigrato, danneggiato dall’altro.

Presenta, inoltre, comportamenti bizzarri, eccentrici e ritenuti strani rispetto agli standard sociali convenzionali; l’eccentricità si riscontra spesso anche nel modo di vestire, a volte anche trascurato e trasandato, e di acconciarsi i capelli; in generale si riscontra una tendenza a non seguire convenzioni e norme sociali.

Per quanto riguarda le relazioni sociali e affettive, il disturbo schizotipico è caratterizzato da una difficoltà importante nello stringere e mantenere relazioni strette e significative; infatti, la personalità schizotipica non riesce a interagire in modo efficace con gli altri, apparendo strana, inappropriata o eccessivamente rigida quando interagisce con gli altri (anche a livello non verbale). Fatica molto negli scambi sociali perché si sente diversa dagli altri, vive un senso di non appartenenza.

Le conseguenze sul piano sociale e lavorativo sono evidenti, poiché chi soffre di disturbo schizotipico di personalità tende a non avere amicizie e relazioni sociali e interpersonali significative e difficilmente riesce a trovare lavoro o comunque a mantenerlo nel tempo.

Disturbi associati

Il disturbo schizotipico si accompagna frequentemente ad altri disturbi psichici: ad esempio, oltre la metà dei pazienti ha avuto almeno un episodio depressivo maggiore nel corso della vita; spesso è presente anche abuso di sostanze. Possono inoltre svilupparsi episodi psicotici che possono anche evolvere verso forme di schizofrenia.

Come si cura il disturbo schizotipico di personalità

Il trattamento farmacologico, abbinato a quello psicoterapeutico, consente la gestione della maggior parte dei sintomi del disturbo schizotipico.

Terapia farmacologica

La terapia farmacologica per il disturbo schizotipico di personalità è d’aiuto nel trattamento dei sintomi psicotici; inoltre, farmaci ansiolitici, a dosaggi moderati, sono raccomandabili in presenza di sintomi ansiosi mentre gli antidepressivi intervengono su sintomi depressivi e sull’ideazione paranoidea.

Psicoterapia

La psicoterapia per il disturbo schizotipico di personalità può essere utile per facilitare l’acquisizione di competenze sociali, la gestione efficace di alcuni sintomi e degli stati emotivi, promuovendo anche maggiore consapevolezza.

La psicoterapia di supporto agli interventi farmacologici può accrescere la capacità del paziente con personalità schizotipica di sviluppare rapporti più regolari con gli altri, con l’obiettivo ultimo di migliorare la qualità della vita.

Perché si sviluppa il disturbo schizotipico di personalità

Il disturbo schizotipico di personalità non è dovuto a una singola causa, bensì a molteplici fattori che interagiscono tra loro.

Infatti le cause del disturbo schizotipico, pur non certe, possono essere ricondotte alle caratteristiche dell’ambiente familiare e ad alcuni fattori biologici predisponenti. Uno dei fattori di rischio è avere un parente di primo grado con diagnosi di disturbi psicotici o schizofrenia. Di solito chi soffre di questo disturbo è cresciuto in un ambiente che può aver percepito emotivamente distante o poco accudente, confusivo nella comunicazione, umiliante e trascurante. Durante lo sviluppo può aver vissuto esperienze di umiliazione anche da parte di coetanei, sviluppando così difficoltà a fidarsi dell’altro nelle relazioni. Spesso nella prima infanzia e nell’adolescenza può aver sperimentato solitudine, aver avuto scarse relazioni con i coetanei, rendimento scolastico inadeguato; manifestato ipersensibilità, pensieri e linguaggio strani e fantasie bizzarre. Da bambino poteva essere considerato eccentrico e per questo essere stato oggetto di scherno da parte dei compagni.

Domande più frequenti

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