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Proponiamo soltanto psicoterapie scientificamente provate, raccomandate dalle linee guida internazionali, selezionando psicoterapeuti e psichiatri altamente formati.
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Il disturbo schizoide di personalità è caratterizzato da un pattern pervasivo di distacco dalle relazioni sociali e una gamma ristretta di espressioni emotive in situazioni interpersonali. Questo pattern è presente in svariati contesti.
Il disturbo schizoide di personalità non è comune negli ambienti clinici. I dati del National Epidemiologic Survey on Alcohol and Related Conditions suggeriscono una prevalenza del 3,1%. I dati epidemiologici di questa patologia non sono stabiliti chiaramente, sembra colpire fino al 7,5% della popolazione e alcuni studi riportano un rapporto maschi-femmine di 2:1.
Gli individui che manifestano un disturbo schizoide di personalità sembrano non desiderare l’intimità nelle relazioni, appaiono indifferenti alle opportunità di stabilire relazioni affettive e non sembrano trarre molta soddisfazione dal far parte di una famiglia o di un altro gruppo sociale. Per tali motivi preferiscono attività da svolgere individualmente, interessi astratti come la matematica, l’informatica, la filosofia. Quindi tendono a limitare fortemente il contatto con gli altri percependo un senso freddezza e distanza da loro. Risultano incapaci a leggere le proprie e altrui emozioni. Spesso chi soffre di disturbo schizoide di personalità non ha amici stretti o confidenti fidati, a eccezione dei famigliari (uno, e spesso di primo grado). Sembrano indifferenti all’approvazione e alle critiche altrui. Mostrano in genere un aspetto “mite” senza reattività emotiva visibile e spesso non ricambiano gesti o espressioni del volto, come sorrisi o cenni del capo. Tendono a provare un senso di lontananza, freddezza verso gli altri.
Il disturbo schizoide di personalità può manifestarsi per la prima volta nell’infanzia e nell’adolescenza con una tendenza alla solitudine, scarse relazioni con i coetanei e rendimento scolastico inadeguato, che contraddistinguono questi bambini o adolescenti come diversi e li rendono oggetto di derisione e scherno. Se il disturbo non viene riconosciuto e trattato può dare origine a un eccessivo isolamento sociale che può causare, oltre ad una totale assenza di amicizie, problemi e difficoltà sul luogo di lavoro, difficoltà a rispondere appropriatamente a eventi importanti della vita, reazione passiva alle circostanze avverse che porta quindi a subire anche situazioni indesiderate. Di conseguenza, questi individui sono spesso descritti come distaccati, appartati e amanti della solitudine. L’adulto con disturbo schizoide di personalità può provare un senso di vuoto e di una esistenza priva di significato.
Per il disturbo schizoide di personalità cause certe e specifiche non esistono, ma si può parlare di possibili fattori di rischio. Per esempio, sembrano essere coinvolti fattori di vulnerabilità temperamentali presenti fin dall’infanzia come emotività ristretta, scarsa empatia, isolamento, stile deficitario nella comunicazione, sostanziale incapacità a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri.
I pazienti affetti da tale disturbo raramente sentono la necessità di chiedere aiuto. La cura del disturbo schizoide di personalità maggiormente indicata è rappresentata dal trattamento cognitivo comportamentale. Nello specifico si tratta in genere di una psicoterapia individuale a lungo termine che mira a individuare pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali che caratterizzano il soggetto. L’obiettivo finale del trattamento è quello di migliorare la qualità di vita del paziente schizoide in accordo con le sue esigenze. La terapia avrà come scopi principali l’apprendimento di abilità sociali di base (chiedere, comunicare, scusarsi, controllare l’ansia, fare un complimento, essere diplomatici, adattarsi alla situazione, etc.) e abilità di identificazione delle emozioni, proprie e altrui. Il terapeuta dovrà comunque rispettare il bisogno di solitudine del paziente senza né spingerlo a socializzare in maniera forzata né lasciare che si isoli completamente. In un secondo momento potrebbe iniziare parallelamente una terapia di gruppo.
Il trattamento farmacologico non risulta molto utile nel lungo periodo; è maggiormente indicato per intervenire sui momenti ansia eccessiva.
Il Gruppo Studi Cognitivi è leader in Italia nel campo della psicoterapia. Il gruppo è specializzato primariamente nell’alta formazione, nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nell’erogazione di servizi clinici nel campo della salute mentale.