Disfunzioni sessuali e problemi della sfera sessuale

Disfunzioni sessuali: come si curano con la psicoterapia cognitivo-comportamentale di inTHERAPY

Che cosa sono e quali sono i disturbi sessuali

Le disfunzioni sessuali sono un gruppo di disturbi della sfera sessuale che appartengono alla vecchia categoria diagnostica dei disturbi sessuali oggi non più utilizzata.

Infatti oggi le disfunzioni sessuali costituiscono un gruppo a sé stante di disturbi che comprende:

  • eiaculazione ritardata
  • disturbo erettile
  • disturbo dell’orgasmo femminile
  • disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile
  • disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione
  • disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile
  • eiaculazione precoce
  • disfunzione sessuale indotte da sostanze/farmaci

Disfunzioni sessuali e ciclo di risposta sessuale

Pur presentando differenti caratteristiche cliniche, le disfunzioni sessuali sono accomunate da un’anomalia nel ciclo di risposta sessuale o da dolore associato al rapporto sessuale.

Il ciclo di risposta sessuale può essere suddiviso nelle seguenti fasi:

  • Fase 0 (Desiderio): uno stato di tensione emotiva che porta a cercare di raggiungere l’oggetto del proprio interesse; il corpo non subisce alcuna modificazione visibile.
  • Fase 1 (Eccitazione): estremamente variabile in ogni soggetto e consiste in una serie di modificazioni fisiologiche, sensoriali (che possono coinvolgere tutti e cinque i sensi) e psichiche (come l’immaginazione). Le principali modificazioni corporee sono: l’accelerazione cardiaca, la tensione muscolare e l’erezione del pene nell’uomo; mentre nella donna vasocongestione pelvica, lubrificazione e dilatazione della vagina.
  • Fase 2 (Plateau): in questa fase assistiamo a un aumento progressivo dell’eccitazione e delle relative modificazioni fisiologiche, ha una durata estremamente variabile da persona a persona a seconda delle stimolazioni e delle preferenze di ciascun individuo.
  • Fase 3 (Orgasmica): tutta la tensione sessuale accumulata durante le fasi precedenti in questa fase trova la sua liberazione provocando sensazioni molto intense e piacevoli, accompagnate da una vera e propria perdita di controllo.
  • Fase 4 (Risoluzione): in quest’ultima fase il corpo dell’uomo ritorna a uno stato rilassato con conseguenti modificazioni fisiologiche; il sangue che riempiva gli organi genitali drena rapidamente, anche il respiro si calma, il battito cardiaco e la pressione sanguigna ritornano ai livelli normali. Durante questa fase, le donne possono essere in grado di rispondere a nuove stimolazioni quasi immediatamente. Gli uomini attraversano invece un periodo refrattario, ovvero un lasso di tempo che intercorre tra la fine di un'eiaculazione e la possibilità di avere un'altra erezione ed eventualmente un'altra eiaculazione, che varia da persona a persona.

Come trattare le disfunzioni sessuali: la Terapia Mansionale Integrata

La Terapia Mansionale Integrata rientra tra gli approcci più efficaci nel trattamento delle problematiche sessuali. Si tratta di una terapia per le disfunzioni sessuali breve e strategica, direttiva, orientata a uno scopo preciso quale modificare comportamenti, emozioni e credenze sulla sessualità.

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Esordio e decorso delle disfunzioni sessuali

In ambito clinico, si sottolinea la presenza di diverse modalità d’esordio delle disfunzioni sessuali:

  • Permanente: un problema sessuale si manifesta sin dalle prime esperienze sessuali.
  • Acquisito: l’esordio avviene dopo un primo periodo di prestazioni sessuali normali.
  • Generalizzato: problematiche sessuali non associate ad una gamma specifica di contesti.
  • Situazionale: difficoltà sessuali presenti solo in determinate tipi di situazioni.

Cause delle disfunzioni sessuali

Le disfunzioni sessuali possono avere una causa fisica o psicologica. Nella maggior parte dei casi l’origine è psicologica, ma è fondamentale escludere eventuali cause organiche attraverso vari approfondimenti da valutare caso per caso, dopo una consulenza medica.

Lo specialista, per valutare correttamente le disfunzioni sessuali, deve considerare diversi elementi che possono aiutare a definire meglio il disturbo o che possono eventulmente giocare un ruolo nel suo sviluppo e mantenimento, quali:

  • informazioni sulle eventuali problematiche del partner
  • fattori relazionali e vulnerabilità individuali
  • fattori culturali e religiosi
  • anamnesi medica

Costrutti psicopatologici presenti nelle disfunzioni sessuali

I pazienti che presentano disfunzioni sessuali spesso sono persone che si approcciano all’intimità con pensieri ed emozioni congrue con un’area vissuta come problematica. Spesso questa sofferenza accompagna il soggetto non solo durante l’atto sessuale, ma già nelle ore precedenti. Parliamo allora di ansia anticipatoria, quando cioè inizia a pensare all’avvicinarsi di quel momento in termini astratti e negativi, fenomeno psichico meglio noto come rimuginio. Se provassimo ad analizzare il contenuto del pensiero che regola la reazione ansiosa in questi soggetti, spesso ci troveremmo di fronte a quella che viene chiamata “ansia da prestazione”, che impedisce di vivere la propria sessualità come momento di piacere, ma al contrario come test sulle proprie capacità sessuali. L’attenzione selettiva non è più centrata sul “cosa”, ma su “come” lo sta provando e l’esito dell’esperienza ha la meglio sul piacere di viverla. Il fallimento di tale prestazione può portare tutta una cascata di sintomi secondari di natura svalutativa rispetto all’immagine di sé, con conseguenti vissuti di tristezza e rabbia. Tanto più è in atto, all’interno della sessualità, un test sul valore della persona (es. se non sono bravo a letto, non valgo come persona), tanto più la stessa persona non accetta che vi possano essere incertezza rispetto all’esito. Stiamo parlando, in questo caso, di un’altra tipologia di pensieri tipica dei pazienti ansiosi, cioè l’intolleranza all’incertezza, che li fa avvicinare a quell’evento solamente quando hanno la percezione, fallace e disfunzionale, di poterne controllare l’esito; fallace e disfunzionale poiché tale pensiero mantiene e rinforza il circuito problematico, portando il soggetto a vivere la sessualità spesso attraverso un evitamento massiccio. Questo comportamento, pur sembrando al paziente funzionale a non vivere quegli scenari da lui letti come catastrofici, non fa altro che rinforzarli, oltre che portare in aggiunta una sintomatologia depressiva causata da un forte abbassamento della qualità della vita.

Bibliografia

  • Fenelli A., Lorenzini R., Clinica delle disfunzioni sessuali, Carocci, Roma, 1999 (1° edizione 1991).
  • Dèttore D. La terapia sessuale. In Galeazzi A., Meazzini P. (2004), Mente e comportamento. Trattato italiano di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Giunti Editore: Milano.
  • Kaplan, H.S. (2000). Disturbi del Desiderio Sessuale. Mondadori.
  • Boscia, F., Simoncelli, C. (1997). Diagnosi e trattamento delle disfunzioni sessuali. Franco Angeli: Milano.

Domande più frequenti

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