I professionisti di inTHERAPY sono principalmente psicoterapeuti cognitivo-comportamentali che operano in centri di Studi Cognitivi oppure on-line.
inTHERAPY estende la sua rete a psicologi clinici esperti di valutazione psicodiagnostica, a psichiatri e ad altri professionisti nel campo della salute mentale che possono essere rilevanti in progetti di co-terapia per alcuni disturbi psicologici.
inTHERAPY è la prima rete nazionale italiana di psicoterapia capace di dare una risposta scientifica, altamente qualificata, trasparente e rapida alla sofferenza psicologica, facilitando l’accesso a forme di supporto psicologico basate su evidenze scientifiche.
L’obiettivo primario di inTHERAPY è raggiungere la remissione totale e stabile dei sintomi, incrementando la qualità della vita e restituendo benessere a chi soffre di un disturbo psicologico.
Oggi inTHERAPY si rivolge sia alla popolazione adulta che alla popolazione in età evolutiva, agli anziani, alle coppie che stanno affrontando difficoltà e ai care-givers.
Le nostre terapie sono di orientamento cognitivo-comportamentale.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale non è un’unica terapia, ma comprende diversi approcci che si sono sviluppati negli ultimi anni e che hanno dimostrato la loro efficacia grazie alla ricerca scientifica (es. la schema therapy per la cura dei disturbi di personalità, la terapia dialettico-comportamentale per la cura del disturbo borderline di personalità).
inTHERAPY si occupa di individuare il terapeuta migliore per Lei, che La aiuti concretamente a gestire e risolvere la Sua problematica. Questo avviene attraverso una selezione che tiene conto di alcuni parametri fondamentali: il tipo di problema che necessita di trattamento, l’approccio terapeutico più adatto secondo le linee guida internazionali, l’area di specializzazione del terapeuta e la zona geografica di pertinenza se si tratta di terapia in presenza.
Diversi studi recenti, nell’ambito della ricerca scientifica internazionale, hanno mostrato numerosi dati a favore dell’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale online (iCBT), che può essere considerata un valido sostituto della psicoterapia in presenza.
inTHERAPY garantisce alti standard di qualità nell’erogazione dei propri servizi, attraverso l’impiego di:
Professionisti altamente qualificati
I professionisti di inTHERAPY sono tutti psicoterapeuti e psichiatri selezionati da Studi Cognitivi che ne verifica le competenze.
In questo modo inTHERAPY può fornire supporto altamente qualificato per molte forme di sofferenza psicologica.
Trattamenti efficaci
Tutti i trattamenti proposti da inTHERAPY sono validati dalla ricerca scientifica e suggeriti dalle linee guide internazionali come terapie efficaci per la cura di disturbi specifici.
Comitato Scientifico
È il garante del modello clinico di inTHERAPY e delle Linee-Guida per le nostre terapie.
Abbiamo ottenuto la partecipazione al nostro Comitato Scientifico di alcuni tra i migliori docenti universitari, ricercatori e clinici del panorama internazionale, che hanno contribuito allo sviluppo delle psicoterapie con efficacia scientifica e che saranno i supervisori del nostro progetto.
Psicologo
Lo psicologo è un professionista che ha conseguito la laurea in Psicologia ed è iscritto all’Albo A degli Psicologi. Si occupa di sostegno psicologico, riabilitazione, diagnosi e consulenza, ma non può occuparsi di terapia e quindi di cura.
Psicoterapeuta
Lo psicoterapeuta è uno psicologo oppure un medico che ha proseguito gli studi per ulteriori 4 anni conseguendo la specializzazione in psicoterapia.
Solo lo psicoterapeuta può occuparsi di terapia e quindi di cura.
Psichiatra
Lo psichiatra è un medico che si è specializzato in Psichiatria. In quanto medico, può prescrivere terapie farmacologiche.
La psicoterapia cognitivo comportamentale (Cognitive-Behavioral Therapy, CBT) è u utilizzata per la cura di molteplici problemi psicologici. L’idea centrale alla base della CBT è che la nostra esperienza nasce dall’interazione tra: Situazioni, Pensieri, Emozioni, Sensazioni Fisiche e Azioni che si influenzano a vicenda.
Ad esempio, i nostri pensieri su una determinata situazione spesso possono influenzare il modo in cui ci sentiamo fisicamente ed emotivamente, nonché il modo in cui agiamo. La terapia cognitivo comportamentale può aiutarti a cambiare modi di pensare e comportamenti dannosi, inutili e non funzionali al raggiungimento dei tuoi obiettivi e alla realizzazione dei tuoi progetti di vita.
La terapia cognitivo comportamentale è l’approccio più testato a livello scientifico e si è dimostrata efficace nel trattamento di molte problematiche di salute mentale, tra cui disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi alimentari, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi bipolari.
La durata di una psicoterapia è variabile e dipende molto dal motivo della richiesta di terapia.
In generale possiamo dire che una difficoltà contingente e una richiesta repentina possono portare a risolvere la problematica riportata nel giro di qualche mese.
Altri tipi di problematiche, tuttavia, richiedono un lavoro più prolungato, soprattutto se implicano un lavoro su caratteristiche legate alla propria personalità.
La prima visita fa parte di un gruppo di due incontri che ha lo scopo di formulare la diagnosi, scegliere il percorso più adatto per il problema presentato e condividere i risultati con il paziente. Richiede competenze altamente specializzate e una formazione specifica. Si tratta di una prestazione di alto valore, che non si esaurisce con il singolo colloquio, ma prevede un ulteriore lavoro di correzione dei test e interpretazione dei risultati.
Certo! Tuttavia, se senti di star meglio e/o inizia a farsi strada in te l’idea di interrompere la terapia, ti consigliamo di confrontati col tuo psicoterapeuta: a volte, infatti, dietro la scelta di interrompere la psicoterapia, possono esserci motivazioni che vanno esaminate attentamente con l’aiuto del professionista che ti segue, che sarà in grado di dirti se è il momento giusto per interrompere o se è raccomandabile continuare. Ricorda che la decisione finale spetta comunque sempre a te.
inTHERAPY seleziona il terapeuta più adatto a te in base alla diagnosi: ti affiancherà un professionista che sia specializzato nel trattare proprio il tipo di problemi che sono emersi in fase di accertamento.
inTHERAPY garantisce la possibilità di effettuare una psicoterapia 100% online, garantendo la stessa efficacia della psicoterapia in presenza.
Il costo della prima visita è 69 euro online o 79 euro in presenza, al pari delle altre sedute.
La dottoressa Sassaroli al momento non riceve nuovi pazienti. Se sei interessato a iniziare un percorso di psicoterapia, puoi contattare il Contact Center di inTHERAPY dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 al numero 02 00705120. Assegnamo il terapeuta più adatto in base alla problematica riportata. Tutti i nostri terapeuti si sono formati frequentando le scuole di psicoterapia di Sandra Sassaroli.
Il costo di ogni seduta è fisso (69 euro online, 79 euro in presenza) e non varierà nel tempo, senza sorprese.
È richiesto il pagamento anticipato, che si può effettuare tramite carta di credito o bonifico seguendo le istruzioni che Le verranno inviate via mail al momento della programmazione dell’appuntamento.
Un contratto da libero professionista, decidi tu se da 10, 15 o 20 ore alla settimana.
Puoi inviare il tuo CV a candidature@intherapy.it e verrai richiamato per fissare un colloquio conoscitivo.
La formazione in inTHERAPY è il nostro fiore all’occhiello. Organizziamo ogni anno un programma formativo che offre anche l’opportunità di acquisire crediti ECM, a copertura dell’intero fabbisogno annuale stabilito da Agenas.
Certo, avrai modo di fare supervisione sia individualmente che in gruppo. Le supervisioni sono gratuite e sono comprese nelle tue ore di contratto!
Certo, portaci le tue competenze e noi ti aiuteremo a svilupparle! Valutiamo con interesse i progetti dei nostri professionisti, purchè siano in linea con i protocolli validati dalla letteratura scientifica.
Assolutamente sì. Anzi, è quello che ci auguriamo. In inTHERAPY avrai l’opportunità di sviluppare la tua professione non solo nella clinica, ma anche nel campo della didattica, della ricerca e della divulgazione scientifica all’interno del Gruppo Studi Cognitivi.
inTHERAPY sarà il titolare dei dati sensibili di tutti i tuoi pazienti.
È inTHERAPY che fattura ai pazienti, sarai sollevato da tutte le incombenze burocratiche.
Il modello di inTHERAPY prevede la presenza di Case Manager (psicoterapeuti responsabili dell’accertamento diagnostico), di Terapisti (responsabili del percorso di psicoterapia) oltre che di Psichiatri.
No, potrai lavorare anche nel tuo privato o in collaborazione con altri centri clinici.
Ansia, Depressione e disturbi dell’umore, OCD, Borderline e disturbi di personalità, Fobie.
In base alla tua esperienza clinica, alle specializzazioni conseguite dentro e fuori la scuola, ma anche tenendo conto delle tue inclinazioni personali e professionali.
I nostri terapeuti sono inseriti in unità cliniche specializzate in disturbi psicologici specifici e potrai scegliere, insieme al responsabile clinico, di quale unità clinica fare parte.
Avrai un’agenda flessibile e potrai decidere tu come gestire le tue ore.
Assolutamente no!
No, è previsto un 30% delle ore che puoi dedicare alla tua formazione, alle supervisioni e alla tua crescita professionale.
800 euro mese a forfait per 40 ore al mese (10 a settimana)
1200 euro mese a forfait per 60 ore al mese (15 a settimana)
1600 euro mese a forfait per 80 ore al mese (20 a settimana)
Il compenso mensile è garantito anche se all’inizio farai meno sedute di quelle previste dal contratto.
Solo psicoterapeuti che si sono specializzati nelle scuole di Studi Cognitivi e medici specializzati in Psichiatria per il servizio di consulenza farmacologica. Se sei un allievo del quarto anno contattaci lo stesso, intanto ci conosciamo!
Le nostre terapie sono costantemente monitorate attraverso la supervisione clinica e l’analisi di dati aggregati anonimizzati.
Il modello di inTHERAPY si basa su punti cardine in linea con gli standard delle linee guida internazionali: accertamento diagnostico, formulazione e condivisione del caso, monitoraggio degli esiti e ricerca scientifica.
Il nostro obiettivo è quello di offrire un servizio di psicoterapia cognitivo-comportamentale di alta qualità, basato sui principi di trasparenza, condivisione e prevedibilità dei risultati.
Se ti senti molto triste o privo di energia, provi sentimenti di vuoto, senti di aver perso ogni interesse verso il mondo esterno a seguito di un evento negativo che ti è capitato (es. un lutto, la fine di una relazione, la perdita di lavoro…), sappi che è una reazione naturale, coerente con l’esperienza che stai vivendo e, nella maggior parte dei casi, transitoria. Tuttavia se questi sintomi sono molto intensi, provocano una forte sofferenza e persistono per molto tempo, è opportuno rivolgersi a un professionista, soprattutto se sono presenti autocritica, sensi di colpa, disperazione, mancanza di speranza verso il futuro, profondo pessimismo e pensieri di morte, sintomi tipici della depressione clinica.
La depressione viene diagnosticata da un medico psichiatra, uno psicologo o uno psicoterapeuta attraverso una valutazione completa, che integra:
La diagnosi è fondamentale per scegliere il trattamento più efficace per la problematica riportata.
Per questo motivo inTHERAPY si avvale solo di terapeuti esperti in psicodiagnosi per identificare correttamente i sintomi della depressione.
La depressione non ha una singola causa. Può derivare da una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Alcuni fattori di rischio possono essere:
Non esiste un tempo specifico e prefissato che sia uguale per tutti. Spetta allo psichiatra capire quando è il momento giusto per interrompere la farmacoterapia.
Se senti di star meglio e inizia a farsi strada in te l’idea di interrompere la terapia, confrontati col tuo psicoterapeuta, potrà dirti se è il momento giusto per interrompere o se è raccomandabile continuare. La decisione di interrompere o proseguire il percorso spetta comunque sempre a te.
Nei casi più gravi, il trattamento farmacologico può essere fondamentale. Integrando la farmacoterapia con la terapia cognitivo-comportamentale, si ottiene il massimo dell’efficacia nel superare la depressione. Avere dubbi, domande o preoccupazioni legate all'assunzione di farmaci antidepressivi e agli eventuali effetti collaterali è normale: parlane con il tuo psicoterapeuta o il tuo psichiatra.
Incoraggiala a cercare un aiuto professionale, senza giudicarla ma offrendole ascolto e comprensione.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è un disturbo caratterizzato da pensieri intrusivi e indesiderati (ossessioni) e da comportamenti ripetitivi o rituali (compulsioni) messi in atto per ridurre l’ansia causata da questi pensieri.
I sintomi del DOC includono ossessioni ricorrenti (come paura di contaminazione, dubbi eccessivi o pensieri indesiderati) e compulsioni (rituali come lavarsi le mani, controllare ripetutamente o ripetere frasi mentalmente).
No, il DOC non riguarda solo l’ordine o la pulizia. Può manifestarsi in molti modi, come il bisogno di ripetere azioni, il timore di aver fatto del male a qualcuno o pensieri intrusivi angoscianti su temi religiosi, sessuali o violenti.
Tutti abbiamo pensieri intrusivi, ma chi soffre di DOC li vive con forte ansia e sente il bisogno di neutralizzarli con rituali o evitando le situazioni che possono suscitare questi pensieri. Pensare qualcosa non significa volerla fare e non dice nulla sul nostro valore come persona.
No, anzi, il DOC si nutre proprio della paura di questi pensieri.
Il DOC può essere trattato efficacemente con la terapia cognitivo-comportamentale, in particolare con la tecnica dell’esposizione con prevenzione della risposta (ERP), e, in alcuni casi, con farmaci.
Le cause del DOC sono molteplici e la sua insorgenza è probabilmente dovuta all’interazione di fattori genetici e ambientali. Esistono dei fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare il DOC, come la predisposizione genetica ed essere cresciuti in un clima educativo rigido, severo o critico, in cui si dava particolare attenzione alla moralità, al rispetto delle regole e si imponevano standard perfezionistici.
Sì, la terapia cognitivo-comportamentale, in particolare la tecnica dell’esposizione con prevenzione della risposta (ERP), è considerata il trattamento più efficace poiché aiuta a ridurre l’ansia legata alle ossessioni e a interrompere i rituali compulsivi del DOC.
Non sempre i farmaci sono necessari per curare il DOC, ma in alcuni casi gli antidepressivi (SSRI) possono essere utili per ridurre i sintomi. Dipende dalla gravità del disturbo.
Se soffri di DOC e smetti di mettere in atto i rituali, all’inizio l’ansia potrebbe aumentare, ma con il giusto supporto terapeutico imparerai a tollerarla e a ridurre gradualmente la necessità delle compulsioni.
Se un tuo familiare o amico soffre di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), offri supporto senza assecondare le sue compulsioni. Incoraggialo a cercare un aiuto professionale e a seguire una terapia efficace che possa aiutarlo nel percorso di guarigione.
Le fobie specifiche sono paure intense e irrazionali verso oggetti, animali o situazioni specifiche. Queste paure sono sproporzionate rispetto al reale pericolo e possono causare notevole disagio e limitazioni nella vita quotidiana.
I sintomi includono:
Esistono molte fobie specifiche, tra cui:
Le fobie specifiche possono svilupparsi a causa di:
- Esperienze spaventose e/o traumatiche passate (vissute in prima persona o vissute da altri)
- Apprendimento osservativo (vedere altri avere paura).
- Predisposizione genetica.
Il trattamento più efficace è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che include:
- Esposizione graduale allo stimolo fobico.
- Tecniche di rilassamento.
- Ristrutturazione cognitiva (cambiare i pensieri negativi che portano ad aver paura).
Grazie alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, molte persone superano le loro fobie e vivono una vita piena e senza limitazioni.
Il nostro trattamento si basa sulla terapia cognitivo-comportamentale (CBT), terapia evidence-based riconosciuta come la più efficace per le fobie specifiche.
Utilizziamo tecniche di esposizione graduale guidata, unite a un lavoro sugli aspetti cognitivi della paura, per aiutarti a ridurre l’ansia in modo sicuro e controllato.
Assolutamente no. L’esposizione avviene in modo graduale, sempre guidata da uno psicoterapeuta esperto e rispettosa dei tuoi tempi. Non verrai mai messo davanti alla tua paura senza preparazione o supporto.
Sì. Le fobie specifiche rispondono molto bene alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT) anche se presenti da anni. L’importante è iniziare un percorso mirato, con il giusto supporto e metodo.
Molti pazienti riferiscono miglioramenti significativi già dopo le prime sedute. Il numero di incontri dipende dalla complessità del caso, ma la terapia cognitivo-comportamentale per le fobie specifiche è generalmente breve e focalizzata.
Sì, assolutamente. inTHERAPY offre percorsi sia online che in presenza. La terapia cognitivo-comportamentale online, se condotta da professionisti esperti, è efficace quanto quella in studio, e ti permette di lavorare sulle tue paure con flessibilità e continuità.
Non è possibile eliminare completamente l’ansia perché è un’emozione che svolge una funzione molto importante nella nostra vita: ci avverte della presenza di una minaccia, così da prepararci ad affrontarla. Tuttavia quando l’ansia diventa eccessiva e interferisce con la nostra vita può trasformarsi in un vero e proprio disturbo. In questo caso è possibile imparare a gestirla grazie alla psicoterapia. Tra le terapie più efficaci per gestire questa emozione troviamo la terapia cognitivo comportamentale standard (CBT) e la terapia metacognitiva (MCT).
I motivi che possono contribuire allo sviluppo di un disturbo d’ansia sono molteplici e possono includere stress, condizioni fisiche particolari (es.il diabete), la presenza di altri disturbi (es. depressione), fattori genetici (es. parenti di primo grado che soffrono di disturbo d'ansia generalizzato), fattori ambientali (es.storie familiari di maltrattamenti o esperienze traumatiche) e uso di sostanze.Anche il modo in cui tendiamo a interpretare o valutare gli eventi stressanti può predisporre a sviluppare un disturbo d’ansia; per esempio, la percezione che gli eventi siano incontrollabili e catastrofici e la conseguente sensazione di impotenza.
Il trattamento dei disturbi d’ansia può essere di tipo psicoterapeutico, farmacologico o una combinazione dei due. Tra le psicoterapie più efficaci per il trattamento dei disturbi d’ansia troviamo la terapia cognitivo comportamentale standard (CBT) e la terapia metacognitiva (MCT).
Il Disturbo Borderline di Personalitàè un modello disfunzionale di pensiero, comportamento e interazione con gli altri, caratterizzato da impulsività e instabilità nelle relazioni interpersonali, nell'immagine di sé e nell'umore.
- Instabilità emotiva: emozioni intense, mutevoli e difficili da gestire.
- Impulsività: azioni impulsive e spesso dannose, come l'uso di sostanze o l'autolesionismo.
- Difficoltà relazionali: relazioni instabili, conflittuali e intense, con paura dell'abbandono.
- Senso di inadeguatezza: forte senso di vuoto e fragilità interiore.
- Immagine di sé instabile: immagine di sé confusa e altalenante.
La Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT), una psicoterapia cognitivo-comportamentale che integra varie tecniche per aiutare i pazienti a regolare le emozioni e migliorare le relazioni.
La terapia dialettico comportamentale (CBT) è un trattamento che combina psicoterapia individuale e di gruppo (skill training) per insegnare abilità di regolazione delle emozioni, tolleranza della sofferenza ed efficacia interpersonale.
Sono abilità specifiche per gestire situazioni problematiche e stati di sofferenza:
Sì, inTHERAPY ha un'unità clinica dedicata con terapeuti specializzati in Terapia Dialettico comportamentale (DBT), il trattamento di provata efficacia per il Disturbo Borderline di Personalità.
Avere difficoltà a controllare le emozioni significa sentirsi spesso sopraffatti da rabbia, tristezza, ansia, ecc., reagendo in modo impulsivo o eccessivo di fronte a situazioni stressanti. Può essere fonte di sofferenza e causare problemi nelle relazioni interpersonali.
Generalmente le emozioni più difficili da gestire sono:
- Rabbia o irritabilità
- Ansia e paura intensa
- Tristezza profonda
- Vergogna o senso di colpa
- Frustrazione
Assolutamente sì. La terapia cognitivo-comportamentale può esserti d’aiuto in quanto insegna a riconoscere, comprendere e regolare le proprie emozioni in modo più efficace.
È consigliabile rivolgersi a uno psicoterapeuta se:
- Le emozioni incontrollate interferiscono con il lavoro, le relazioni o la vita quotidiana.
- Provi sofferenza intensa e prolungata.
- Non riesci a gestire le emozioni usando strategie personali.
- Ti senti sopraffatto e desideri un aiuto concreto per affrontare la situazione.
L'impulsività è la tendenza ad agire in modo rapido e istintivo, senza riflettere adeguatamente sulle conseguenze delle proprie azioni. Spesso si manifesta con decisioni affrettate, reazioni intense o comportamenti rischiosi.
Sì, certamente. Esistono tecniche specifiche per migliorare l'autocontrollo e ridurre l'impulsività, come quelle insegnate dalla terapia cognitivo-comportamentale, che aiutano a rallentare la risposta impulsiva e valutare meglio le conseguenze delle proprie azioni.
È importante chiedere aiuto a un terapeuta quando:
- L'impulsività crea problemi significativi nelle relazioni, nel lavoro o nella vita quotidiana.
- Hai comportamenti rischiosi o autolesivi.
- Non riesci a gestire l'impulsività nonostante gli sforzi personali.
- Provi sofferenza emotiva legata a scelte impulsive ripetute.
Il senso di vuoto è una sensazione persistente di assenza di significato, insoddisfazione o apatia emotiva. È spesso accompagnato dalla percezione di non provare emozioni o di sentirsi "distaccati" da sé stessi e dagli altri.
Tra i segnali più comuni troviamo:
- Sensazione di noia o apatia costante.
- Difficoltà a provare piacere o interesse per le attività quotidiane.
- Sentirsi soli, anche quando si è in compagnia.
- Senso di inutilità o mancanza di scopo.
- Ricerca continua di distrazioni per evitare il vuoto interiore.
Assolutamente sì. La terapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale, può aiutarti a comprendere meglio l'origine del senso di vuoto, identificare i bisogni emotivi trascurati e sviluppare strategie concrete per ritrovare significato e soddisfazione nella tua vita.
È consigliabile chiedere aiuto a un terapeuta esperto se:
- Il senso di vuoto ti causa sofferenza significativa.
- Incide negativamente sulla qualità della tua vita quotidiana.
- Ti senti bloccato e incapace di trovare sollievo in modo autonomo.
La paura dell'abbandono è una preoccupazione intensa e costante di essere lasciati soli, rifiutati o trascurati dalle persone importanti nella propria vita.
Può portare ad ansia, insicurezza nelle relazioni e comportamenti eccessivi per evitare di essere abbandonati.
Si manifesta spesso con:
- Ansia o panico alla minima distanza emotiva.
- Gelosia intensa e possessività.
- Bisogno costante di rassicurazioni.
- Sensazione di vuoto o solitudine quando si è soli.
- Reazioni emotive forti (rabbia, tristezza, disperazione) di fronte a una possibile separazione.
La paura dell'abbandono può creare relazioni instabili o conflittuali, poiché spesso porta a:
- Attaccamento eccessivo o dipendenza emotiva.
- Comportamenti controllanti o gelosia eccessiva.
- Litigi frequenti dovuti a insicurezza o bisogno di rassicurazioni.
- Tendenza a mettere continuamente alla prova l’amore degli altri.
Assolutamente sì. Esistono psicoterapie efficaci come quella cognitivo-comportamentale che ti aiuta a gestire questa paura, acquisendo sicurezza in te stesso e instaurando relazioni più equilibrate e soddisfacenti.
Sì, inTHERAPY ha un gruppo di terapeuti specializzati in Terapia Dialettico-Comportamentale.
No, può accedere anche un solo genitore. È importante che chi richiede il supporto si senta accolto e ascoltato, anche se l’altro genitore non è presente.
No, non è necessario. Il servizio è pensato per offrire supporto e orientamento ai genitori. La presenza dei figli è facoltativa.
Sì. Il percorso è rivolto ai genitori che cercano strumenti per gestire, sostenere e affrontare la crescita dei propri figli ed eventuali difficoltà che possono incontrare in questo delicato compito. Non si tratta di un intervento diretto sul minore, quindi non è necessaria l’autorizzazione dell’altro genitore.
Sì, il servizio è pensato per accompagnare i genitori anche nei momenti di dubbio, cambiamento o difficoltà evolutive, indipendentemente dalla presenza di una diagnosi clinica.
Il servizio parenting ha una finalità di orientamento, sostegno e psicoeducazione. Non si tratta di un percorso terapeutico, ma di uno spazio di consulenza preliminare dove puoi ricevere strumenti pratici e indicazioni utili.
Sì. Il servizio può affiancarsi ad altri percorsi già in atto, offrendo uno spazio dedicato solo a te come genitore.
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