Unità Clinica Disturbi d’Ansia
inTHERAPY è organizzata in unità cliniche dedicate alla cura di disturbi psicologici specifici. Ogni unità clinica è composta da psicoterapeuti specializzati nell’utilizzo di approcci e protocolli considerati di elezione secondo le linee guida internazionali, che garantiscono le più alte percentuali di guarigione per il paziente. Questa unità clinica si occupa del trattamento dei Disturbi D’ansia, tra cui Disturbo d’Ansia Generalizzata, Disturbo da Attacchi di Panico, Disturbo d’Ansia sociale.
Cos'è l’ansia
E quando diventa un problema? L'ansia è un meccanismo fisiologico adattivo che segnala la presenza di una minaccia, cioè di uno stimolo interno o esterno potenzialmente dannoso, e quindi consente di evitare eventuali pericoli e affrontare lo stress.
In alcuni casi può diventare eccessiva, disfunzionale e invalidante per chi la sperimenta, dando vita a un vero e proprio disturbo d’ansia.
I disturbi d’ansia
I disturbi d'ansia sono disturbi mentali caratterizzati da sentimenti di paura, ansia o apprensione che si manifestano apparentemente senza motivo, in modo esagerato, persistente e in risposta a stimoli relativamente innocui, interferendo con vari ambiti di vita (lavorativa, sociale, personale, ecc.).
Sintomi comuni ai disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia sono accomunati da ansia e preoccupazione marcate, a cui possono aggiungersi:
Sintomi emotivi:
Sintomi comportamentali:
Sintomi cognitivi:
Sintomi fisici:
Quali sono i disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia più diffusi tra gli adulti sono:
Il circolo vizioso dell’ansia
Nei disturbi d’ansia l’attivazione fisiologica che segue la percezione di una minaccia nell’ambiente viene valutata in maniera catastrofica, diventando essa stessa una minaccia, spesso ancora più grave della minaccia esterna che ha funzionato da fattore scatenante. Si crea così un circolo vizioso in cui l’interpretazione errata e catastrofica dei sintomi dell’ansia aumenta le sensazioni sgradevoli e queste a loro volta rinforzano l’interpretazione catastrofica che stia succedendo qualcosa di terribile.
Il disturbo d’ansia viene così mantenuto da:
- Attenzione selettiva: si pone estrema attenzione ai segnali del proprio corpo interpretandoli in maniera catastrofica;
- Rimuginio: si trascorre molto tempo a preoccuparsi cercando di prevedere o prevenire eventi negativi in condizioni di incertezza e di costruire mentalmente ipotetiche soluzioni senza mai giungere a una conclusione;
- Evitamento: si evitano gli stimoli temuti per non incorrere nell’ansia.
Cura dei disturbi d’ansia
Come combattere l’ansia? Il trattamento dei disturbi d’ansia può essere di tipo farmacologico, psicoterapeutico o una combinazione dei due.
Psicoterapia
Tra gli interventi psicologici la terapia cognitivo-comportamentale è il più efficace trattamento per i disturbi d’ansia in giovani e adulti. Questo tipo di psicoterapia mira a eliminare o ridurre i sintomi dell’ansia utilizzando tecniche comportamentali e tecniche cognitive volte a modificare i pensieri disfunzionali alla base dei disturbi d’ansia (ristrutturazione cognitiva). Nel panorama delle psicoterapie dell’ansia di stampo cognitivo comportamentale si distinguono due approcci principali utili a combattere l’ansia: la terapia metacognitiva e la terapia cognitiva standard.
Farmacoterapia
I farmaci più comunemente utilizzati per la cura dei disturbi d’ansia sono:
Esordio
Molti disturbi d’ansia si sviluppano in età infantile e tendono a cronicizzarsi se non curati. Sono maggiormente diffusi nella popolazione femminile, con un rapporto di 2:1 rispetto ai maschi.
Di seguito è riportata la prevalenza nella popolazione generale dei principali disturbi d’ansia come indicato nel DSM-5, cioè l’ultima versione del manuale di riferimento internazionale per diagnosticare i disturbi mentali:
- Disturbo d’ansia di separazione (bambini: 4%; adolescenti: 1,6%)
- Mutismo selettivo ( 0,03 – 1%)
- Fobia specifica (USA: 7 – 9% ; Europa: intorno al 6%; paesi asiatici, africani e latinoamericani: 2 – 4%)
- Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale) (USA: 7%; Europa: 2,3%)
- Disturbo di Panico (USA e alcuni paesi europei: 2.3%; paesi asiatici, africani e latinoamericani: 0,1 – 0,8%)
- Agorafobia (1,7%)
- Disturbo d’ansia generalizzata (USA: 2,9%, altri paesi: 0,4 – 3,6%)
- Disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci (0,002%)
Cause
Le cause che portano allo sviluppo di un disturbo d’ansia sono molteplici e possono includere stress, condizioni fisiche particolari (es.il diabete), la presenza di altri disturbi (es. depressione), fattori genetici (es. familiarità di primo grado con parenti affetti da disturbo d'ansia generalizzato), fattori ambientali (es.storie familiari di maltrattamenti o esperienze traumatiche) e uso di sostanze.
Alcuni fattori cognitivi, in particolare il modo in cui si tende a interpretare o valutare eventi stressanti, possono predisporre allo sviluppo di disturbi d’ansia. Un fattore decisivo è la percezione che gli eventi siano incontrollabili e catastrofici e la conseguente sensazione di impotenza.
Comorbilità
Il disturbo d’ansia può presentarsi in comorbilità, cioè in associazione, con un’ulteriore patologia, solitamente di diversa origine. I disturbi che più frequentemente si associano ai disturbi d’ansia sono la depressione, i disturbi bipolari, l’ADHD, le patologie respiratorie, cardiache e gastrointestinali, l’artrite e l’ipertensione.
È ormai assodato che chi soffre di altre malattie in associazione ai disturbi d’ansia presenti un decorso peggiore del disturbo e una qualità di vita inferiore rispetto a chi soffre di un solo disturbo d’ansia. È pertanto assolutamente importante riconoscere la presenza di eventuali comorbilità dei disturbi d’ansia per stabilire quale sia il trattamento più adatto alla luce dei diversi disturbi copresenti.
Domande più frequenti
Non è possibile eliminare completamente l’ansia perché è un’emozione che svolge una funzione molto importante nella nostra vita: ci avverte della presenza di una minaccia, così da prepararci ad affrontarla. Tuttavia quando l’ansia diventa eccessiva e interferisce con la nostra vita può trasformarsi in un vero e proprio disturbo. In questo caso è possibile imparare a gestirla grazie alla psicoterapia. Tra le terapie più efficaci per gestire questa emozione troviamo la terapia cognitivo comportamentale standard (CBT) e la terapia metacognitiva (MCT).
Il trattamento dei disturbi d’ansia può essere di tipo psicoterapeutico, farmacologico o una combinazione dei due. Tra le psicoterapie più efficaci per il trattamento dei disturbi d’ansia troviamo la terapia cognitivo comportamentale standard (CBT) e la terapia metacognitiva (MCT).
I motivi che possono contribuire allo sviluppo di un disturbo d’ansia sono molteplici e possono includere stress, condizioni fisiche particolari (es.il diabete), la presenza di altri disturbi (es. depressione), fattori genetici (es. parenti di primo grado che soffrono di disturbo d'ansia generalizzato), fattori ambientali (es.storie familiari di maltrattamenti o esperienze traumatiche) e uso di sostanze.Anche il modo in cui tendiamo a interpretare o valutare gli eventi stressanti può predisporre a sviluppare un disturbo d’ansia; per esempio, la percezione che gli eventi siano incontrollabili e catastrofici e la conseguente sensazione di impotenza.